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Feel so Funk - La prima formazione
PRIMA DEL TRITONE, PRIMA DELLA STRADA

Nato nel 1983 in un ospedale all'interno del Parco delle Groane, sono da sempre stato affascinato dalla musica e dalla natura. La mia prima esperienza musicale la feci a 4 anni con una piccola pianola elettrica.

 

La vera passione inizia a 17 anni, salendo sul palco con i Feel so Funk, una band progressive funk di Cesate (MI), con la quale si sono contati undici anni di collaborazione. In qualità di vocalist ho militato nel gruppo in entrambe le due importanti formazioni, con le quali abbiamo registrato un demo e un album promo, vinto il primo premio al contest delle "Officine Musicali" e ottenuto buoni risultati in altre situazioni grazie ad un apprezzabile repertorio per lo più di brani nostri e qualche cover.

 

Gli anni sono quelli della sperimentazione e della crescita musicale, che ho vissuto totalmente autodidatta, applicandomi agli strumenti cordofoni, in particolare chitarra, basso ukulele. Soprattutto nell'ambito della danza vengo a contatto con la cultura africana e comincio a studiare i ritmi dell'Africa del nord, delle zone della Guinea e Burkina Faso, da qui anche il primo approccio alle percussioni.

 

Successivamente anche seguendo mio fratello Francesco e la mia predilezione per il blues, ho finito con il dedicarmi anche alle armoniche diatoniche. L'affascinante bellezza degli strumenti musicali mi ha sempre trasportato, nonostante la mia dedizione fosse principalmente volta al canto.

 

Dopo i Feel so Funk, seppure in maniera discontinua, ho avuto modo di lavorare con i gruppi più svariati, sia con repertori di cover varie e tribute band, sia di inediti, affrontando i più disparati generi musicali: dall'Hip Hop al Soul, dall'Hard Rock al Crooner, ma anche sperimentazioni in ambito elettronico. Un bagaglio di esperienze che ho sempre cercato di mantenere vivo, per qualificarmi con uno stile il più possibilmente vario, senza fossilizzarmi su un particolaregenere.

 

La vera realtà underground è anfibia: respira sotto la superficie, lascia impronte nel fondo palustre, solca il letto di uno stagno nascosto nel bosco degli eventi.

IL PROGETTO "THE NEWT - IL TRITONE DELLE GROANE" E LA MILANO STREET JAM

La storia on the road inizia però molto più avanti, in "Casa Beatles" a Milano, durante un'esperienza di condivisione con il coinquilino "Limone", che mi ricorda l'importanza della mia nascita, inventando quello che sarà poi il nome del più importante progetto che ho intrapreso, ossia l'attività di busker de "Il Tritone Delle Groane". E così, tra whiskey and mistics, turbe sentimentali, la passione della strada, prende definitiva forma il mio folk-blues.

 

Sotto il nome del Tritone faccio la mia prima comparsa in qualità di One Man Band per la via principale di Cesate durante la prima edizione del "Cesarte In Strada" a Settembre 2013: era il primo festival degli artisti di strada del paese, organizzato dall'associazione culturale "Il Barbagianni", a cui sono molto affezionato.

 

Il primo live acustico per le strade Milanesi invece arriva qualche mese dopo, nel dicembre 2013 in duo con il grandissimo musicista irpino e compaesano di Limone, il diabolico bluesman e grande cantautore, nonchè leader degli "Aralim". Parliamo di "Mad Mauri", venuto a trovarmi con la sua stupenda chitarra acustica Martin nuova di pacca. Ricordo quel giorno come uno dei più importanti della mia vita da busker, seppure trovammo poca gente di passaggio.

 

Dopo aver passato tutto l'inverno a lavorare ad un format originale da portare in strada, a Marzo nasce "Newt Aloud - Milano Street Jam", l'originale jam session itinerante per le piazze di Milano, ed è subito sucesso. Il format di Jam session itinerante rapidamente prende piede, decido quindi di investire maggiore tempo e maggior denaro per la strumentazione, così da supportare l'affluenza di artisti.

 

Si arriva al 20 Giugno 2014, a Milano è la festa della musica ed è la data del grande evento del "Make Music Milan". Con roccambolesca fortuna mi ritrovo a gestire la postazione di piazza XXV Aprile in orario aperitivo, insisto sul format della jam session e concedo l'apertura ad un gruppo ospite, la ormai sciolta "Repubblica del Complesso" al tempo con il nome di "Vecchia Scuola".

 

E così, tra le partecipazioni della band, colleghi abitudinari della Jam, altri amici musicisti, passanti per strada, accade qualcosa di speciale, il numero di partecipazione è incredibile, tra le più grandi Jam session on the road che Milano abbia mai visto.

 

Comincia sempre più a concretizzarsi la mia mission di promuovere l'arte di strada e la vera realtà underground Milanese, quella che non emerge. Si costituisce col tempo un gruppo di interessanti artisti busker, nasce una rete di comunicazione e si instaurano nuove collaborazioni tra musicisti, si compongono e si incidono insieme canzoni, si collabora tra noi per le registrazioni di nuovi album, uno tra i quali "Tempo Al Tempo" dell'hand pan player "Valentino Supertino d'Amico".

La Vecchia Scuola al Make Music Milan 2014
IL PERIODO DEL "QUETAL" E I NUOVI FORMAT

In alternativa alla jam session si sente sempre più l'esigenza di creare spettacoli con format sempre più originali, evitando di essere ripetitivi ma pensando di cosa la strada milanese ha realmente bisogno, quello che manca realmente tra le offerte dei basker di tutti i giorni.

L'idea è comunque quella di voler attribuire un'accezione profondamente culturale ma allo stesso tempo di promuovere l'arte underground a me più vicina, cerco nel mio circuito qualcuno che può fare al caso mio. Trovo "Matteo (Capelli) Casiraghi", un poeta emergente con scritti molto interessanti, la collaborazione è davvero affiatata ed è questione di un attimo, ci ritroviamo con uno show innovativo di letture musicali in puro stile Music & Slam Poetry.

 

In vista del freddo nell'inverno successivo, continua la ricerca per trovare un format puramente musicale, che sia alternativo e funzionale anche a spettacoli unplugged all'interno di locali. Siamo nel 2015 a 50 anni dalla fondazione della leggendaria e psichedelica band rock-blues californiana "The Doors", il fedelissimo collega chitarrista busker ed amico Luke Stringwalker ha nel suo repertorio un buon numero di canzoni di questo gruppo di cui anche io fin da giovanissimo sono stato follemente appassionato. Tutto quindi diventa più facile e in discesa e, dopo aver messo in piedi tre intensissime ore di repertorio tra musica, recitazione, poesie del Re Lucertola, nasce il nuovo spettacolo "Eyes On The Road" il duo acustico tributo ai The Doors.

 

Nell'inverno del 2015 l'associazione culturale "Il Barbagianni" entra in stretta collaborazione con la cooperativa che segue il centro di aggregazione giovanile del "Quetal Cesate", si insedia nello staff e nasce qualcosa di davvero speciale. Il giovedì sera è un susseguirsi di iniziative interessanti tra i quali Cineforum, serate ludiche, concerti e Jam Session. Il Quetal diventa immediatamente un solido punto nevralgico di promozione culturale ricco di iniziative che coinvolgono giovani e meno giovani, una realtà importante nella provincia nord di Milano, un punto di incontro e una colorata bandiera simbolo di integrazione, cultura e condivisione.

It sounds so easily, armoniously, this noise in my brain. My heart is bouncing, high speed of vibrations dancing in my veins. Surrounded by beat my body looks like a tree of mad notes. Nobody can hear the sound that is burning my head.

Le serate il giovedì al Quetal diventano appuntamento fisso per molti, l'organizzazione porta avanti il progetto con il massimo dell'impegno, nonostante nell'aria ci fosse quel sentore che le cose da un momento all'altro potessero finire. La cooperativa infatti aveva già annunciato che da settembre non avrebbe più raggiunto un accordo contrattuale con il comune, ma fintanto che il Quetal rimaneva aperto era festa, nemmeno la imminente chiusura dei battenti poteva affievolire l'entusiasmo.

 

Dopo il quarto ed ultimo appuntamento del Quetal Jammin Night si arriva alla chiusura estiva e successivamente, nella domenica 26 luglio 2015, la notizia costernante: il centro di aggregazione è vittima di una bravata, un incendio doloso incenerisce ogni speranza di vederlo riaperto a Settembre.


Per molti una terribile disdetta, tanta rabbia per aver perso qualcosa di veramente bello e di significativo. Sui social tanti post di dispiacere e di sostegno. Il mercoledì successivo, di fronte all'edificio distrutto e inagibile, l'associazione Il Barbagianni organizza un presidio con presenti educatori del centro, signori e ragazzi di ogni età e da ogni paese vicino, il sindaco e gli assessori. Due altoparlanti ed un microfono aperto per Cesate dove ciascuno poteva spendere due parole, esternare le sue emozioni, cantare o suonare una canzone, leggere una poesia ed esprimere l'importanza, la potenza e la gioia che quelle quattro mura avevano dato.

Le Jam Session al Quetal Cesate

Mi ritrovo a deglutire, ingoiare digerire vomitare concezioni di uno spazio che è finito ormai. Oggi mi sono chiesto, quando mai? Ritrovarla per reagire. Mi rifletti luce rossa delle mie pareti

La ricerca di nuovi format non ha tregua, sempre nel Luglio dello stesso anno finalmente si torna in strada con il nuovo format "Live Music + Instant Painting" grazie alla collaborazione dell'artista writer "Swan by NoiNoCrew". È una nuova sinergia tra due differenti manifestazioni artistiche, da un lato la Musica Busker" del Tritone, dall'altro la pittura istantanea di Swan, che diventano complementari giocando su un terreno comune: la strada.


La sperimentazione musicale cerca di aprirsi anche alla musica newage, così con soddisfazione e dopo mesi di lavoro spesi per un altro nuovo show da artista singolo, arriva in strada anche un repertorio di composizioni eseguite con un particolare strumento acquistato sei mesi prima, una sorta di tradizionale arpa africana costruita artigianalmente nel Burkina Faso, chiamata "gonì", che ho personalizzato con un tuning del tutto originale e di mia invenzione, intrecciando una scala pentatonica con una scala modale dorica, conservando quindi le sonorità africane ma allo stesso tempo cercando di reinterpretarle da un punto di vista melodico con una sequenza di note tipica della storia musicale occidentale.


Ad oggi i vari spettacoli continuano a vivere crescendo, evolvendosi e affinandosi. In cantiere ci sono ancora molte altre idee a cui sto lavorando e questa grande magia e passione aiuta a far si che gli spettacoli del Tritone delle Groane siano sempre diversi l'uno dall'altro.

© 2015 by THE NEWT IL TRITONE DELLE GROANE
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